Grosso Antozoo ermatipico, coloniale, dell'ordine dei Madreporari o Sclerattinia, famiglia delle Lobophylliidae; è presente, ma abbastanza raro
a trovarsi, nell'Oceano Pacifico occidentale: Grande Barriera Corallina, Filippine.
Sessile, grande 20 / 40 mm, questo Antozoo è dotato di un'esoscheletro calcareo, detto corallite, a forma, grosso modo, di calice e dalla sezione trasversale ovale;
il corallite è dotato, solo internamente, di numerosi setti radiali con i bordi dentellati, rialzati e variamente conformati; il corallite di ogni singolo individuo è ben
distinto ed unito solo nella parte inferiore a quello dei vicini per formare colonie dall'aspetto di una cupola; all'interno del calice è posizionato l'invertebrato con il
cenosarco, un tessuto epiteliale canalizzato che collega tutte le cavità gastriche dei polipi, che ricopre tutto lo scheletro calcareo; l'apertura orale è circondata da un
piatto disco orale a sua volta circondato da una corona di corti tentacoli.
La classificazione della famiglia è molto controversa per l'estrema variabilità della conformazione sia all'interno della famiglia sia tra individuo ed individuo;
generalmente la Lobophyllia dentata si riconosce dalla Lobophyllia hemprichii per le dimensioni più piccole del polipo, per la forma più regolare dei coralliti e
perchè ha il bordo del calice largo e poco rialzato e frastagliato; altre differenti caratteristiche sono i setti radiali ben visibili sotto il cenosarco del bordo e la
colorazione più uniforme.
Il disco orale ed il cenosarco, abbastanza ricchi di alghe Zooxantelle simbionti sono di color grigiastro o ocra, a volte con sfumature gialle, verdi o viola.
Sclerattinia ermatipica durante il giorno gonfia sia il disco orale che il cenosarco presente sotto i tentacoli per esporre quante più possibile le zooxantelle
alla luce solare mentre i tentacoli sono quasi completamente ritirati; di notte accade l'opposto, il cenosarco si riduce mentre si estroflettono i tentacoli, lunghi ed urticanti.
La Lobophyllia dentata è aggressiva nei confronti degli altri invertebrati ma abbastanza tollerante verso gli esemplari del suo stesso genere; deve, quindi,
essere posizionata abbastanza lontano da altri animali sessili per evitare di danneggiarli; conviene anche non abbinarla con pesci lenti che potrebbero venir catturati.
Nonostante la presenza di alghe simbionti non tollera la luce troppo intensa, specialmente se prodotta da lampade HQI, né una corrente d'acqua troppo forte e
costante; conviene posizionarla in un luogo mediamente illuminato ed appena lambito da una corrente variabile sia come intensità che come direzione, ottenuta con l'uso
delle Pompe di Movimento e di un apposito programmatore.
Antozoo robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari esigenze, rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici e fisici dell'acqua
che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata
oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un
Ozonizzatore, di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito
Schiumatoio, che contribuisce inoltre a ridurre l'accumulo di fosfati e nitrati prodotto dai batteri aerobici
del filtro.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima
qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte
settimanali di Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio e Stronzio.
Le alghe in simbiosi soddisfano solo una parte delle sue esigenze alimentari, quindi occorre integrare l'alimentazione con regolari somministrazione di
plancton surgelato o Liofilizzato oppure di artemie, mysis, krill, chironomus surgelati o anche di
piccoli brandelli di pesce o di polpa di cozza, posati delicatamente sui tentacoli quando sono estroflessi, preferibilmente di notte.
Nonostante il fatto che è soggetta alle limitazione nell'importazione, CITES, per la sua robustezza e facilità
nell'allevamento non dovrebbe mai mancare nell'acquario di invertebrati dell'acquariofilo principiante; l'unica accortezza da tenere consiste nel maneggiarla con
attenzione perchè i polipi gonfi d'acqua possono staccarsi facilmente dallo scheletro calcareo provocando la morte dell'animale.