INVERTEBRATI
MARINI TROPICALI


Nomenclatura binomiale
Lepas anatifera
Lepas anserifera
Nome comune
Lepas
Duck barnacle, common goose barnacle, glatte entenmuschel, gemeine entenmuschel, gemeine entenmuschel, entenmuschel, anatife commun, glat langhals, svartstilkandeskjell, エボシガイ
Dimensione
Massima in natura 80 cm
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Crostaceo cirripede dell'ordine dei Scalpellomorpha, famiglia dei Lepadidae; è endemico in tutte le acque salate del pianeta; più abbondante nelle acque tropicali e subtropicali ma presente anche nel Mediterraneo.
Il corpo della Lepas anatifera, detto capolino, è supportato da un lungo, morbido gambo flessibile, detto peduncolo, di colore violaceo; in cima al peduncolo il capolino è coperto da cinque lastre calcaree traslucide, lisce, bordate di giallo o di rosso scarlatto e separate da sottili incisioni; la prima coppia di piastre calcaree si trovano in prossimità dell’apertura e alla fine del peduncolo; la seconda coppia è più distale, situata nei pressi del diaframma; la quinta piastra, detta carena, crea una specie di colonna vertebrale che collega tutte piastre tra loro.
Le piastre hanno le linee di crescita parallele ai margini e poche, leggere righe radiali; all'interno del capolino, sono presenti la testa, il torace e l'addome vestigiale del crostaceo.
Dalla parte opposta al peduncolo fuoriescono dalle piastre sei strutture filamentose di color marrone, dette cirri, che derivano dalla trasformazione delle antenne del crostaceo; il capolino può raggiungere una lunghezza di 50 mm e il peduncolo varia tra 40 / 80 mm.
La Lepas anatifera si attacca con il peduncolo a quasi tutti gli oggetti mobili, come ad esempio gli scafi delle navi in legno o plastica, al guscio delle tartarughe ma non può tollerare l'acqua stagnante o di bassa salinità.
Come tutti i cirripedi si nutre di plancton, prelevato filtrando l'acqua circostante con le appendici pennate estroflesse dal guscio.
Non è un invertebrato comunemente offerto in commercio ma potrebbe entrare in un acquario casalingo come clandestino portato da qualche altro ospite; comunque non ha particolari esigenze per quanto riguarda la qualità dell'acqua che deve essere, comunque, ben ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
Per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici.
E' anche consigliabile una forte corrente dell'acqua, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento che asporti i prodotti di rifiuto secreti e che apporti particelle nutritive.
In acquario può essere alimentato con zooplancton surgelato oppure Liofilizzato, somministrato con un'apposita siringa sul ciuffo di cirri presenti in cima al capolino.

Abudefduf Bengalensis

Chrysiptera Parasema

Pomacentrus Bankanensis

Pomacentrus Coelestis

Pomacentrus Melanochir

Pomacentrus Vaiuli
Indice degli Invertebrati Marini Tropicali