Mollusco bivalve, di grandi o grandissime dimensioni, appartenente all'ordine dei Cardiida, famiglia dei Cardiidae; è presente nell'Oceano
Pacifico occidentale, dalla Tailandia sino a Vanuatu; era presente anche nelle acque delle isole Tonga, Fiji e Samoa ma ora in questi luoghi è praticamente estinto a
causa della pesca effettuata per motivi alimentari.
Le valve di questo mollusco sono asimmetriche, convesse, molto spesse e pesanti; esternamente presentano dell nervature prominenti e leggermente squamose,
sono lisce all'interno mentre sono ruvide e grossolane all'esterno; il colore delle valve è un bianco porcellana oppure un giallino traslucido, con grosse chiazze
rossastre irregolarmente distribuite, caratteristica che le rendono particolari ed immediatamente riconoscibili.
In natura l'esterno delle valve è colonizzato da alghe incrostanti e plancton, in maniera da mimetizzarsi perfettamente con il fondale circostante.
Il mantello di questi molluschi bivalve, contrariamente agli altri Veneroidi, non si estende oltre il bordo della conchiglia ed è di colore bruno-verde
o grigio con deboli strisce e chiazze verdi, blu o oro.
La grande apertura esalante del mantello manca dei tentacoli che sono comuni agli altri molluschi della famiglia.
La collocazione ideale per questi grossi molluschi è un acquario di barriera ben stabilizzato, attrezzato una forte illuminazione prodotta da lampade HQI
e con una corrente d'acqua, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento meglio se variabile per
intensità, a momenti più leggera a momenti più intensa, che per direzioni.
Conviene posizionare questi grossi bivalve su una roccia piatta, appena sepolta da un substrato ghiaioso, per mantenere protetta da eventuali sforzi la
ghiandola del bisso; man mano che gli esemplari crescono finiranno per perderere tale ghiandola e basterà il loro notevole peso per tenerli a loro posto.
Oltre all'apporto nutriente delle Zooxantelle l'Hippopus hippopus ha bisogno di regolari somministrazioni di fitoplancton finissimo, spruzzato
nei pressi del sifone aspirante.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i molluschi dei
Tridacninae e con altre specie di invertebrati marini (Acropore, Alcyoniidae, Pocilloporidae, Merulinidae); esse, come tutti gli organismi vegetali,
assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute
all'organismo che le ospita.
Mollusco abbastanza esigente per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere ben filtrata, aereata ma tollera una lieve concentrazione
di nitriti e di nitrati.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario sono necessarie vasche con acqua ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario;
per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore
di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima
qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte
settimanali di Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio Stronzio e Iodio, in
quantità tali da mantenerne la concentrazione intorno a valori di 450 / 500 ppm.
Per essere oggetto di una pesca sfrenata per motivi alimentari è soggetto alle limitazioni nella pesca e nell'esportazione dettate dal regolamento
C.I.T.E.S.
Per tutti questi motivi dovrebbe figurare solo nell'acquario di invertebrati dell'acquariofilo esperto; dotato di pazienza e di mezzi adatti al
sostentamento di questo splendido quanto delicato invertebrato marino; l'unica precauzione da prendere consiste nell'abbinamento; non deve convivere con
ospiti, pesci od invertebrati, che potrebbero infastidire questo mollusco quando apre le valve per esporre il mantello alla luce del sole causandone il
continuo richiudersi.