Grosso Antozoo solitario, abbastanza colorato e decorativo, appartenente all'ordine degli Actiniaria, famiglia delle Stichodactylidae; proviene
dall'oceano Indiano e dall'oceano Pacifico.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si fissa su di un sostegno, come una roccia o una madrepora, oppure si insabbia sul fondo mediante un
disco adesivo situato alla base del piede.
Dal piede, si sviluppa una colonna, a forma di otre o di barile, di alcuni centimetri di altezza; le pareti della colonna sono composte da due strati di cellule epiteliali, lo strato
esterno è detto Ectoderma o mantello mentre quello interno Endoderma, separati da un terzo strato, di consistenza gelatinosa, detto Mesoglea; in cima
alla colonna si trova l'apertura orale, dello stesso colore del piede, circondata da una corona di tentacoli, molto lunghi e sottili; l'apertura orale è in comunicazione con l'unica
cavità gastrovascolare interna, detta Celenteron, affiancata da numerose camerette secondarie, dette setti mesenterici; il celenteron assolve alle due funzioni di
assorbimento degli alimenti e di scambio gassoso per la respirazione.
I tentacoli sono abbondantemente ricoperti da organi urticanti, detti Cnidoblasti, e da organi adesivi, detti Spirocisti, e vengono utilizzati
dall'animale sia come difesa che per procurarsi il cibo.
Il piede, la colonna ed il disco orale sono di un color giallo pallido tendente al rosa o al verdino; la colorazione è molto condizionata sia dall'illuminazione,
per via delle alghe simbionti Zooxantelle, che dall'alimentazione; i tentacoli, di color giallo, verdolino od ocra, sono attraversati da numerose righe irregolari, scure,
di color marrone o viola, e terminano con un punto bianco.
Molto robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di barriera in convivenza con altri invertebrati e pesci di piccola grandezza,
preferibimente Amphiprion, con i quali instaura spesso un rapporto di simbiosi.
Non è consigliabile, invece, avvicinarlo ad altri invertebrati che potrebbero essere ustionati dalle sue cellule urticanti o abbinarlo a pesci lenti, come
gli Hyppocampus, che potrebbero venir catturati e mangiati.
Preferisce sistemarsi in un luogo mediamente illuminato ed interessato da una certa corrente di acqua, ottenuto con l'uso delle apposite
Pompe di Movimento; se non gradisce la posizione in cui è stato allocato, si sposta facilmente, muovendo il piede
o, addirittura, nuotando liberamente per l'acquario, specialmente durante la notte; non è raro, infatti, che il mattino si possa scoprire la nostra Heteractis crispa
situata in un punto differente da dove lo avevamo lasciata la sera; se gli spostamenti si susseguono con regolarità significa che le condizioni ambientali non sono adatte al
nostro ospite e, quindi, conviene intervenire per far sì che trovi una sistemazione confortevole, magari spostando o riducendo il movimento dell'acqua all'interno della vasca
oppure modificandone l'illuminazione o l'arredamento.
Antozoo molto robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari esigenze, rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici e fisici
dell'acqua che deve essere ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la
portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi.
Per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione
di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici.
Onnivoro, si nutre di tutto ciò che arriva a portata dei suoi tentacoli urticanti: accetta sia mangime surgelato, mysis, krill, chironomus o artemie, che
Liofilizzato oppure mangime secco; se molto grande questo anemone può essere nutrito anche con pezzeti di pesce o di polpa
di cozza deposti delicatamente sull'apertura orale.
Per tutti questi motivi e per il fatto che non è soggetto ad alcuna limitazione all'importazione, non dovrebbe mai mancare nell'acquario di invertebrati dell'acquariofilo
principiante.