INVERTEBRATI
MARINI TROPICALI



Nomenclatura binomiale
Goniastrea favulus
Astraea favulus, Favia parvimurata
Nome comune
Corallo stella minore
Lesser star coral, großpolypige steinkoralle, ヒメウネカメノコキクメイシ
Dimensione
Massima in natura oltre 100 cm
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso Antozoo ermatipico coloniale, appartenente all'ordine dei Madreporari o Scleractinia, famiglia delle Merulinidae; è presente nell'Oceano Indiano e nell'oceano Pacifico centrale; Malesia, Indonesia, isole del Borneo, Sumatra, Giava, Grande Barriera Corallina australiana.
Il singolo antozoo, della grandezza di 5 / 10 mm, presenta un corpo cilindrico, detto colonna; la colonna è formata da due strati di cellule epiteliali, lo strato interno è chiamato Endoderma o Gastroderma mentre quello esterno Ectoderma, separati da un terzo strato, di consistenza gelatinosa, chiamato Mesoglea; la colonna è ricoperta da uno sottile esoscheletro calcareo, detto corallite, poroso, dalla forma di cono o di calice; il corallite, dalla sezione trasversale irregolarmente meandroide, è dotato internamente di radi setti radiali, generalmente lunghi, sottili, rettilini e finemente dentati, che si congiungono al centro, sulla columella; le sottili pareti dei coralliti si innalzano in un significativo bordo, frastagliato, che delimita il cratere in cui è situata l'apertura orale del polipo, o stoma; il bordo del corallite è sormontato dai prolungamenti dei setti che si innalzano con la forma di ventagli, sottili e relativamente sviluppati in altezza; lo stoma permette la comunicazione con la cavita gastrovascolare interna, detta Celenteron, divisa in sei camere radiali; il celenteron assolve sia alla funzione respiratoria che a quella digestiva.
I coralliti sono fusi insieme, in un unico corpo, con le pareti condivise da più antozoi vicini, disposizione Cerioide.
La colonia, formata da polipi talmente uniti da sembrare un corpo unico, è caratterizzata da un grosso, a volte enorme, scheletro calcareo dalla forma globulare o a cuscinetto incrostante, prodotto dal cenosarco, sul quale si sviluppano radialmente gli scheletri dei singoli individui, così vicini gli uni agli altri da assumere una forma meandroide irregolare; ; alla morte di un individuo il cenosarco provvede a livellare lo spazio risultante per permettere l'insediarsi ad un nuovo polipo; in tal modo la colonia cresce nel tempo di diametro.
La Goniastrea favulus si sviluppa solitamente ben infissa su di un substrato roccioso a basse profondità o, addirittura, nella battigia, generalmente nella parte esterna del Reef.
Nel cenosarco si aprono alcuni grossi pori esalanti da cui fuoriesce una continua corrente di acqua assorbita dai singoli polipi.
Le colonie sono generalmente di color verde o marroncino, spesso il disco orale è di colore contrastante; il colore è variabile per la quantità di alghe simbionti, della specie delle Zooxantelle, più o meno presenti nel cenosarco; in quelle provenienti da zone di bassa profondità si notano anche effetti fluorescenti prodotti da pigmenti di protezione dai raggi UV.
Di notte, in posizione di riposo, dal cenosarco carnoso si elevano numerosi tentacoli urticanti lunghi sino a 20 mm rendendo l'individuo molto simile ad una attinia (Sclerattinia).
In situazione di normale illuminazione, invece, i polipi carnosi si gonfiano enormemente formano una specie di alveare caratterizzato da profonde celle, esponendo in questo modo quanto più cenosarco possibile alla luce, per favorire la fotosintesi delle Zooxantelle in esso contenute.
Antozoo relativamente robusto e resistente, la Goniastrea favulus preferisce essere collocato nella vasca in corrispondenza di una corrente di acqua di forte intensità, meglio se alternata ed intermittente, ottenuta con l'uso delle apposite Pompe di Movimento, tale da far muovere i tentacoli, quando sono estroflessi; ha bisogno, inoltre, di una intensa illuminazione, preferibilmente con luce di colorazione fredda, 10.000 K° ed oltre, ottenuta con lampade fluorescenti lineari o con lampade HQI.
Per prolungare la loro permanenza in acquario, è indispensabile mantenere un pH elevato, elevati livelli di Calcio, Magnesio e Stronzio ed inoltre i livelli di fosfati e nitrati il più vicino possibile allo zero.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario sono necessarie vasche con acqua ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio e Stronzio.
Per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici.
Essendo un antozoo ermatipico la maggior parte dei bisogni nutrizionali di questo Antozoo viene soddisfatta dalla fotosintesi clorofilliana delle alghe Zooxantelle, che vivono in simbiosi con i polipi, ma potrà sicuramente beneficiare dell'aggiunta di vari tipi di fito e zooplancton Liofilizzato o, meglio ancora surgelato, fatto rinvenire qualche minuto in acqua, preferibilmente la stessa dell'acquario, e spruzzato, con una apposita siringa, addosso alla colonia durante le ore crepuscolari o notturne, quando i piccoli polipi sono estroflessi.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i polipi delle Merulinidae e con altre specie di invertebrati marini (Alcyoniidae, Acropore, Pocilloporidae, Tridacna); esse, come tutti gli organismi vegetali, assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute all'organismo che le ospita; in questo modo la Goniastrea favulus che ospita le zooxantelle riceve gran parte del nutrimento che gli occorre dalla simbiosi.
Appartenendo all'ordine dei Madreporari è soggetto a limitazione nell'importazione, necessita infatti di un certificato C.I.T.E.S., ma per la sua robustezza e la facilità dell'allevamento è comunque consigliabile anche per un acquariofilo alle sue prime esperienze con l'acquario di barriera.

Goniastrea Pectinata

Paragoniastrea Australensis

Dipsastraea Speciosa

Chromis Cyanea

Chromis Viridis

Chromis Atripectoralis
Indice degli Invertebrati Marini Tropicali