Grosso Antozoo coloniale, appartenente all'ordine dei Madreporari o Scleractinia, famiglia delle Euphylliidae; raramente presente nell'Oceano
Indiano, Mar Rosso e Golfo di Aden, e nell'Oceano Pacifico occidentale mentre è endemico nell'Oceano Pacifico centrale, specie in Indonesia, Isole Fiji, Isole Samoa e nella
Grande Barriera Corallina australiana.
Il singolo antozoo presenta un corpo leggermente conico e molto allungato, detto colonna, formato da due strati di cellule epiteliali, quello interno è detto
Endoderma o Gastroderma mentre quello esterno Ectoderma; in cima alla colonna si apre l'orifizio orale, o stoma, circondato da una corona
di tentacoli; lo stoma mette in comunicazione con la cavità gastrovascolare interna, detta Celentron divisa in sei camere radiali; la colonna è ricoperta da un
esoscheletro calcareo, detto corallite, massiccio, poroso, dotato internamente di numerosi setti rientranti e con i bordi arrotondati e soprelevati rispetto al bordo del
corallite; il corallite, di forma cilindrica o leggermente conica e quasi completamente privo di cenosarco, ha una sezione trasversale irregolarmente ovale.
La colonia, formata in genere da pochi polipi, presenta la tipica forma a cuscino, formata dalle formazioni coniche di ogni singolo individuo che si
dipartono radialmente da una radice centrale, disposizione Faceloide; data la distanza tra un corallite e l'altro è abbastanza facile distinguere ogni singolo polipo.
Durante il giorno il polipo assorbe molta acqua, si estroflette ed appare poco evidente il disco orale completamente circondato dai lunghi tentacoli che si
allargano appena nella parte finale; di notte il polipo si ritira nella corallite scheletrica lasciando evidente solo un cuscinetto compatto.
La classificazione dei questa famiglia è molto difficile e controversa ed è determinata sia dalla forma della punta del tentacolo del polipo che dalla struttura
scheletrica dei loro coralliti; recentemente al genere Euphyllia è stato aggiunto il genere Fimbriaphyllia, in base alle differenze della modalità riproduttiva;
le specie del genere Euphyllia sono ermafrodite mentre nelle specie del genere Fimbriaphyllia i sessi sono separati ed ogni colonia può essere formata da
individui tutti di sesso maschile o tutti di sesso femminile.
Tra le specie più comunemente reperibile sul mercato del genere Euphyllia, oltre la Euphyllia glabrescens, sono comunemente offerte
sul mercato la Euphyllia fimbriata e la Euphyllia cristata; del genere Fimbriaphyllia sono presenti sul mercato la Fimbriaphyllia ancora, la
Fimbriaphyllia paraancora, la Fimbriaphyllia divisa, la Fimbriaphyllia paradivisa.
La forma dell'Euphyllia glabrescens è simile a quella della Fimbriaphyllia divisa e della Fimbriaphyllia paradivisa ma con i tentacoli
molto piu' lunghi e leggermente segmentati.
Il numero, la lunghezza dei tentacoli e il colore dei polipi di ogni colonia varia a secondo dell'esposizione, della profondita e delle correnti; si passa dal
marrone chiaro, al beige, al verde chiaro fino al verde intenso e luminoso, con gli apici dei tentacoli di un bel verde cangiante.
Solitamente in punta ai tentacoli si trova una piccola macchia colorata che si illumina sotto una luce attinica.
Se esposte alla luce attinica spesso assumono una splendida colorazione fluorescente verde o gialla alle estremità dei tentacoli.
La Euphyllia glabrescens è estremamente più urticante delle altre Sclerattinie ed è in grado di estroflettere notevolmente i suoi tentacoli fino a una
distanza di 25 cm; occorre considerare questa come la distanza di sicurezza che dovremmo mantenere dagli altri invertebrati della vasca anche se si tratta di appartenenti
alla stessa specie; per la sua pericolosità, anche per l'essere umano, viene chiamato corallo torcia ed è buona cosa prendere le massime precauzioni nel maneggiarlo e mai
farlo a mani nude.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario sono necessarie vasche con acqua ben ossigenata e filtrata, meglio se trattata tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere
i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata,
meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità,
il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio e Stronzio.
L'Euphyllia glabrescens soffre per la presenza di una corrente eccessiva, se nella vasca sono presenti
Pompe di Movimento cercate di sistemarla in un posto riparato dalle medesime.
Pur ricevendo un apporto nutrizionale dalle alghe Zooxantelle presenti in simbiosi potranno beneficiare di cibo supplementare sotto forma di micro-plancton
surgelato o Liofilizzato o, addirittura, di mysis, krill, artemia salina e altri piccoli brandelli di
gamberetti o di polpa di cozza.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i polipi delle
Euphylliidae e con altre specie di invertebrati marini (Alcyoniidae, Acropore, Merulinidae, Pocilloporidae, Tridacna); esse, come tutti gli organismi vegetali,
assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute
all'organismo che le ospita; in questo modo la Euphyllia glabrescens che ospita le zooxantelle riceve una parte del nutrimento che gli occorre dalla simbiosi.
Appartenendo all'ordine dei Madreporari o Sclerattinie l'Euphyllia glabrescens è soggetta a limitazione nell'importazione, necessita infatti di un
certificato C.I.T.E.S..
Per la relativa facilità di allevamento questo Antozoo è consigliabile anche per un acquariofilo alle sue prime esperienze con l'acquario di barriera.