L'Aglaophenia whiteleggei è un piccolo idrozoo coloniale bentonico dell'ordine dei Leptothecata, famiglia Aglaopheniidae; la colonia assume la forma di una piuma di uccello; è praticamente endemico in tutto l'Oceano Pacifico orientale.
Tutti gli idrozoi condividono con i propri simili una pellicola chitinosa esterna, di consistenza dura ma elastica e flessibile, a protezione della colonia ed una parte interna viva che determina l’accrescimento della colonia.
I piccoli polipi producono una cella chitinosa, detta hydrotheca, attaccata direttamente al fusto principale dell'idroide, in cui possono ritirarsi. I margini del perisarco che ricopre l'hydrotheca sono dentati e presentano un opercolo da cui
sporge l’apparato boccale del tutto simile alla corolla di un fiore.
La comunicazione coloniale è determinata sia dallo stolone di base che dalla comune secrezione del supporto e del suo rivestimento.
Le colonie possono essere lunghe fino a 15/20 cm.
La colorazione della colonia è per lo più giallo ocra o verde chiaro mentre i singoli polipi sono per la maggior parte trasparenti e colonizzati da alghe verdi (zooantelle) che danno alla colonia la loro colorazione.
Questi Idrozoi, presenti nell'oceano Pacifico orientale, vivono solitamente sui fondali duri o sulle pareti rocciose esposti alla corrente, in cui sia possibile l’ancoraggio.
Le colonie presentano un aspetto ad alberello o piccolo cespuglio ed il ciclo vitale è molto ridotto non raggiungendo un anno.
L’alimentazione della colonia avviene per filtraggio di minuto cibo vivo e di materiale organico, plancton surgelato o Liofilizzato fatto rinvenire e somministrato con una siringa, dall’acqua e
in rare occasioni per cattura attiva dei tentacoli del polipo.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua, che deve essere solo ben ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di
almeno 2 volte la capacità dell'acquario; è consigliato effettuare dei cambi parziali dell'acqua, preceduti da una sifonatura del fondale, e regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se
effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio che, inoltre, aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici; sono inoltre consigliabili aggiunte regolari di
Oligoelementi e Bioelementi.
In definitiva è un ospite la cui presenza il più delle volte è più casuale più che voluta; portato insieme a delle rocce vive contribuisce all'arricchimento biologico e, in piccola misura, al completamento estetico dell'ambiente.