Come è possibile ricreare nella propria abitazione una rappresentazione delle grandi barriere coralline.
L'equilibrio chimico-fisico
Dopo aver controllato il perfetto funzionamento degli accessori tecnici ed aver aggiunto la quantità di sale marino sintetico necessaria per raggiungere
una densità di circa 1020 è bene lasciare l'acquario in funzione per un paio di giorni, a luci spente ma con gli altri accessori in funzione.
Dopo circa due giorni di funzionamento l'acquario dovrebbe aver raggiunto un primo equilibrio chimico-fisico che conviene controllare effettuando dei
semplici test: densità intorno ai 1020, temperatura 26° / 28°, PH 8,4, nitriti, nitrati e fosfati assenti.
Qualora questi valori non fossero stati raggiunti si può intervenire con gli appositi correttori reperibili nei
Negozi di Acquariologia specializzati.
La maturazione biologica
Raggiunto il primo equilibrio chimico fisico inizia la fase più delicata: far raggiungere alla nostra vasca, appena allestita, l'equilibrio biologico necessario ad un corretto mantenimento.
Il metodo più semplice e che dà i migliori risultati consiste nell'aggiungere pochi frammenti di roccia viva ben spurgata che apporteranno le prime tracce di vita nella nostra vasca.
E' importantissimo, per la prima volta aggiungere solo pochi frammenti, evitando di farsi prendere la mano dall'acquisto di qualche pezzo interessante;
questi primi pezzi di roccia viva contengono già qualche piccolo invertebrato e i batteri che dovranno colonizzare la sabbia del fondo ed i materiali filtranti del filtro.
In questo periodo può risultare utile l'aggiunta di quei preparati, reperibili sempre nei negozi specializzati, a base di batteri liofilizzati.
L'allestimento della barriera corallina
Passate un paio di settimane dal primo inserimento, nell'acquario si dovrebbe essere formata una sufficiente flora batterica capace di sostenere ulteriori
aggiunte di roccia viva ma è meglio controllarne l'attività con l'apposito test dei nitriti (NO2) che devono risultare assenti.
Se il test da risultati positivi occorre aspettare ancora, magari aggiungendo dei batteri liofilizzati che favoriscono la colonizzazione del filtro.
Se, invece, il risultato dei test certificasse la totale assenza di nitriti si può aggiungere qualche altro pezzo di roccia viva, cominciando a creare una disposizione
armoniosa che riproduca, per quanto possibile una porzione del Reef ricca di anfratti e nascondigli; in questa fase è utile consultare le schede dei
Pesci Marini Tropicali e degli
Invertebrati Marini Tropicali per ottenere qualche spunto per
la disposizione.
E' sempre bene non aver fretta a terminare la disposizione delle rocce vive per permettere alla flora batterica di equilibrarsi alle esigenze della vasca.
Se sulle rocce che si vanno ad aggiungere sono presenti forme di vita che richiedono la luce per vivere, alghe o invertebrati simbionti, si inizia ad
accendere le luci dell'acquario, impostanto una quantità iniziale di 8 / 10 ore giornaliere, preferibilmente divise in due periodi interrotti da un paio di
ore di buio.
L'esigenze degli invertebrati simbionti sono talmente varie che non è possibile stabilire a priori delle regole precise per quanto riguarda l'intensità
ed il periodo dell'illuminazione; quindi solo dall'osservazione quotidiana, dell'acquario appena allestito, si può capire se la quantità di luce somministrata è
giusta oppure, troppa o poca ed intervenire sull'accensione oppure aumentando o modificando il parco lampade disponibile.
Per capire se le condizioni ambientali sono le più indicate conviene sempre fare riferimento alle schede degli
Invertebrati Marini Tropicali per individuare le giuste esigenze degli ospiti del nostro acquario.
Finalmente gli ospiti
Terminato l'allestimento della parete della Barriera Corallina, lasciato passare qualche giorno ed effettuato un controllo dei valori, si può cominciare
ad inserire, sempre con molta pazienza, qualche altro ospite nella nostra vasca appena allestita.
Ovviamente vi è una grande varietà di ospiti che potremmo acquistare e conviene sempre far riferimento alle schede dei pesci tropicali e degli invertebrati per
orientare le nostre preferenze verso quelle specie che più ci piacciono; l'unica ulteriore attenzione consiste nello scegliere esemplari un poco più piccoli di quanto
ci piacerebbe per dar loro una maggior facilità nell'ambientazione e modo di crescere sotto i nostri occhi.
Per gli organismi sessili, attaccati cioè al substrato, è conveniente incastrare il piccolo pezzo di roccia, con il quale li hanno venduti, nella composizione
dell'ambientazione; per quelli liberi di nuotare basta liberarli, a luci spente, che troveranno loro il posto che più gli conviene.
Manutenzione e mantenimento giornalieri
Per quanto fatto bene l'allestimento non è scontato che l'acquario proceda indefinitivamente senza una costante ed attenta manutenzione che deve articolarsi
su tre tipi di frequenza degli interventi: giornalieri, settimanali, a lunghi periodi.
Ogni giorno, oltre a dar da mangiare ai nostri ospiti, bisogna controllare il funzionamento degli accessori tecnici, pulire la fase di filtraggio meccanico, o la
spugna sintetica nella Sump oppure il bicchiere dello schiumatoio, e controllare la temperatura con l'apposito termometro; è molto importante aggiungere
quotidianamente un'appropriata dose di Oligoelementi e di Biolelementi liquidi per integrare quelli
consumati dagli invertebrati o persi per precipitazione.
Manutenzione e mantenimento settimanali
Settimanalmente bisogna anche controllare i valori di PH, nitriti, nitrati e fosfati ed agire di conseguenza.
Un PH basso può essere corretto con un apposito alcalinizzante o, se il fatto si verifica spesso, aumentando la quantità di acqua sifonata settimanalmente.
I nitriti dai valori leggermente alti vanno corretti con una più accurata attenzione nella somministrazione dell'alimentazione;
se invece i valori sono molto alti o, addirittura, è presente una più o meno evidente velatura dell'acqua, è sintomo o di un malfunzionamento dell'attrezzatura tecnica che
occorre prontamente controllare e riparare oppure dalla dipartita di qualche esemplare che occorre individuare ed eliminare prontamente.
Valori eccessivi di nitrati e di fosfati, sintomo di un corretto funzionamento dell'acquario, possono essere corretti o inserendo nel filtro esterno le apposite resine
assorbenti oppure effettuando un semplice cambio parziale dell'acqua che và ripristinata sempre con acqua trattata come sopra.
Manutenzione e mantenimento a lunga scadenza
Ogni 2 mesi conviene anche togliere con un sifone o con una campana aspirasedimenti, circa un terzo o più dell'acqua e ripristinarla con della nuova, sempre trattata a parte.
Inoltre è importante, alternandola al cambio parziale preceduto dalla sifonatura del fondo, la pulizia e l'eventuale sostituzione del materiale filtrante biologico.