LAGO MALAWI
I ciclidi del lago Malawi per la loro bellezza sono spesso considerati alla pari con quelli della barriera corallina
Il Lago Malawi è uno dei cosiddetti grandi laghi della regione centro-orientale del continente africano; conosciuto anche come Nyassa Lake in Tanzania e Lago Niassa in Mozambico, è, per la sua superficie di 29.600 Km2, il nono lago del mondo mentre è il terzo per superficie ed il secondo per profondità dei grandi laghi africani raggiungendo la massima profondità di 706 metri e con una profondità media di ben 292 metri.
Il lago Malawi è il più meridionale dei laghi situati nella East Africa Rift, vastissima valle, a forma di parentesi, che si estende per circa 3.500 Km dalla depressione della Dancalia sino alla regione del Capo; valle formatasi, circa 25 milioni di anni fà, dallo scorrimento delle due zone tettoniche dell'Africa continentale, placca Nubiana e placca Somala, che si allontanano tra di loro alla velocità di 6 o 7 millimetri l'anno spinte verso sud dalla placca Araba, una delle tre placche tettoniche, assieme alla placca africana ed alla placca indiana, che da milioni di anni si sta muovendo in direzione sud.
Il lago Malawi si estende in direzione nord-nord-ovest / sud-sud-est per circa 570 km e raggiunge la larghezza di 75 Km nel suo punto più largo; in totale ha una superficie di circa 29.600 Km2; circa nove volte la superficie del Lago di Garda, il maggior lago italiano, o poco di meno dell'intero nord ovest italiano (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria).
Numerosi fiumi e canali, di cui il maggiore è il fiume Ruhuhu, immettono le loro acque nel lago mentre il maggior effluente è il fiume Shire, che procede per circa 402 Km, attraverso gli stati del Malawi e del Mozambico, prima di confluire nel Fiume Zambesi che, a sua volta, sfocia nell'Oceano Indiano nei pressi di Beira, in Mozambico.
Numerose sono le isole presenti nelle acque del lago e la loro presenza a permesso il formarsi di innumerevoli habitat diversificati; vicino la costa di nord-ovest, vicino la penisola di Chilumba, vi sono le isole di Chitande, Katale e Chirwa nonché la barriera rocciosa di Mpanga reef; poi procedendo verso sud troviamo le isole di Mbowe, Mara rocks, Mphamdikucha e di Kande.
Vicino la costa di sud ovest vi sono le barriere di Jalo Reef e di Nkhomo Reef nonché l'isola di Mbenji; nella zona meridionale, ad ovest vi è un piccolo arcipelago formato dalle isole di Nankoma, di Maleri e di Nakantenga al centro, vi sono le isole di Thumbi ovest, Mumbo, Zimbawe e Domwe ad ovest della penisola di Nacumbaba e le isole di Thumbi est a levante.
Nel seno più meridionale del lago vi sono le isole di Nkhundri e di Boadzulu e le barriere di Crocodile Rocks, Makokola e Chemwezi Rocks.
Risalendo sulla costa rivolta verso est, da sud verso nord, abbiamo la barriera di Chinyambwezi Rocks, l'isola di Chinyambwezi e la barriera rocciosa di Eccles Reef; verso nord la costa del Mozambico non presenta altre isole sino a Capo Mara dopo il quale troviamo le isole di Likoma e di Chisumulu e la scogliera di Taiwan Reef; nella parte tanzanese della costa di levante abbiamo solo l'isola di Ngkuyo.
Politicamente il lago Malawi funge da confine tra le nazioni del Malawi, Tanzania e Mozambico; nazioni che potenzialmente potrebbero essere molto ricche e socialmente evolute, considerando l'enorme disponibilità di risorse naturali a disposizione, ma che a causa di una politica razzista, distruttiva e guerrafondaia sono tra le più povere del mondo, continuamente stravolte dall'odio razziale che genera sanguinose guerre tribali che provocano migliaia di morti ogni anno e la totale distruzione di ogni apparato sociale, sanitario ed educativo.
Le acque del lago sono infestate dalle larve dei Platelminti parassisti del genere Schistosoma che provocano l'insorgere della schistosomiasi, che provoca oltre 10.000 morti l'anno sopratutto tra la popolazione locale. Ogni anno circa 5.000 turisti, oltre ad un numero molto più elevato di indigeni, contraggono questa malattia, dopo essere venuti in contatto con le acque di questo lago infestate dalle forme larvali di questi vermi che utilizzano alcune chiocciole di acqua dolce come ospite intermedio.
L'infestazione si acquisisce attraverso il contatto con acque dolci contaminate; tali acque sono popolate dai molluschi infestati dalle forme larvali, dette miracidi, liberatesi dalle uova; in queste chiocciole d'acqua dolce, ospiti intermedi, i miracidi si moltiplicano attraverso due generazioni di sporocisti, si trasformano e poi si riversano nell'acqua in forme infestanti per l'uomo, le cercarie; le cercarie penetrano attraverso la cute, anche se sana e priva di ferite, dell'uomo, si trasformano e migrano, maturando, verso i vasi sanguinei dell'intestino o dell'apparato urinario.
I vermi adulti, maschio e femmina accoppiati, raggiungono i plessi venosi intestinali o vescicali e vi rimangono per molto tempo producendo grandi quantità di uova, da 200 a 2000 al giorno a seconda della specie, che solo in piccola parte vengono liberate con le deiezioni per perpetuare il ciclo vitale del parassita. La maggior parte delle uova prodotte dai vermi adulti resta imprigionata nei tessuti dell'ospite, provocando gravissimi danni.
I vermi adulti non sono patogeni di per sé o possono esserlo nella fase acuta dell'invasione, mentre le uova sono le principali responsabili delle lesioni anatomo-patologiche croniche. Libere nel circolo venoso, esse tendono a rimanere imprigionate e morire, potenzialmente in qualsiasi tessuto: nel fegato, nei polmoni, nel cervello. Dove l'uovo si arresta e muore provoca una reazione infiammatoria ritardata: si forma un granuloma con l'uovo al centro, circondato da un infiltrato di globuli bianchi vivi e morti e successivamente da fibroblasti; questi ultimi depositano grandi quantità di tessuto fibroso cicatriziale, che può espandersi e calcificare in grossi noduli, provocando danni anatomici e funzionali negli organi colpiti.
Poiché non c'è modo di riconoscere con certezza le acque infestate da questi parassiti, i turisti dovrebbero assolutamente evitare di bere o anche solo di bagnarsi nelle acque dolci del Lago Malawi, camminare a piedi nudi sulla costa del lago o dei fiumi circostanti, inoltre dovrebbero sempre indossare guanti e stivali di gomma nonché mascherine ed occhiali per evitare il contatto con l'acqua e, quindi, il contagio.
E' anche di vitale importanza che i pesci provenienti direttamente dalle acque del Lago Malawi subiscano un lungo periodo di quarantena, in un acquario completamente privo di chiocciole, per assicurarsi della morte delle uova, dei miracidi e delle cercarie eventualmente presenti nell'acqua di trasporto.
Pesci del Lago Malawi