Stella di mare corona di spine Crown-of-thorns starfish, dornenkronen seestern
Dimensione
In natura sino a 80 cm In acquario 8 / 20 cm
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Splendido echinoderma, classe degli Asteroidi, della famiglia Acanthasteridae, presente nelle acque tropicali del Mar Rosso, dell'Oceano Indiano e dell'Oceano Pacifico.
Questo echinoderma presenta un corpo di forma emisferica, molto massiccio, circondato da numerosissime braccia piuttosto corte e tozze, di solito comprese fra 14 e 18 ma variabili da 7 a 24; tutta la superficie corporea è ricoperta di grossi aculei, in grado
di inoculare una tossina molto potente, capace di generare ferite molto dolorose anche all’uomo.
L’aspetto spinoso è all’origine del nome comune di "Corona di spine".
Il colore di fondo è in genere bruno, azzurrato o verdastro; le spine hanno talvolta punte arancione brillante.
Il contatto con le spine provoca dolore, che può durare anche quattro ore, nausea e vomito. Molto spesso la regione intorno al punto di contatto è soggetta ad eritema e gonfiore, che può durare diversi giorni.
Si tratta di un predatore feroce, in origine esclusivamente notturni, ma negli ultimi decenni sono diventate anche diurni, che si nutre esclusivamente di madreporari, specialmente quelli della famiglia delle Acroporidae nel confronto dei quali ha un enorme potenziale distruttivo; vive sulle barriere coralline
dove estroflette lo stomaco sui polipi, rilasciando gli enzimi digestivi e assorbendo i tessuti organici liquefatti.
Potendosi muoversi ad una velocità di 20 metri all'ora un solo esemplare è in grado di distruggere fino a 6 metri quadrati di corallo l'anno. Una barriera corallina in buono stato è in grado di resistere a non più di 20 o 30 Acanthaster planci per ettaro, ma, per motivi
finora sconosciuti, questa densità di popolazione è ormai largamente superata in molte parti dell'Indonesia, in particolare nel nord, nell'isola di Sulawesi e nelle Isole Molucche.
A causa della sua alimentazione estremamente selettiva e della pericolosità delle sue punture non è un invertebrato da consigliare nell'acquario dell'appassionato; se, per caso fortuito, si entrasse in possesso di un esemplare, magari contenuto in una roccia
viva immessa nella vasca, le uniche accortezze consistono nell'estrema attenzione nel maneggiarla e nel non metterla in compagnia di sclerattinie.