La nostra ambientazione ideale potrebbe cercare di ricreare un tratto dell'alto corso del Rio delle Amazzoni, lì dove confluisce il Rio Negro, fiume dalle
acque talmente ricche di residui di vegetazione e di torba da meritare questo strano nome, dove branchi di piccoli caracidi incrociano il maestoso navigare dei Discus.
Attrezzatura tecnica
Per la realizzazione di questa ambientazione serve, per prima cosa, una vasca relativamente grande, di almeno 200 lt. ma se più grande è
meglio ancora, senza filtro laterale ma, preferibilmente, dotata di un coperchio in quanto i Caracidi tendono facilmente a saltar fuori;
rifluitore di fondo con pompa centrifuga con una portata oraria di circa il doppio della capacità della vasca; impianto di illuminazione
con almeno tre lampade fluorescenti fitostimolanti lunghe quanto la vasca, se si preferiscono le lampade HQL ne occorrono una per ogni
60 cm. di lunghezza; Diffusore di CO2, meglio se dotato di un
sistema di regolazione automatica; Filtro esterno pressurizzato,
caricato con corpi ceramici e lana di perlon; Termoriscaldatore di una potenza
adeguata, meglio se intubato ed inserito nel circuito del filtro pressurizzato.
Allestimento
Si comincia l'allestimento disponendo sul fondo della vasca il rifluitore di fondo, sistemandone il tubo di alimentazione nello spigolo
posteriore meno visibile dell'acquario, la presa di aspirazione della pompa deve stare circa tre dita sotto il livello dell'acqua, accanto
vi si sistema il termoriscaldatore, se interno, ed il tubo di aspirazione del filtro esterno; nello spigolo posteriore opposto si sistemano
il tubo di uscita del filtro esterno ed il bicchierino del diffusore di CO2; questa disposizione favorisce una corrente costante
all'interno della vasca che migliora il ricambio e la filtrazione dell'acqua. Sul rifluitore di fondo si adagia uniformemente un primo
strato di graniglia policroma silicea, pezzatura 4/6 mm., alto circa un centimetro; su questo strato se ne dispone un altro di ghiaietto
sintetico fertilizzato, tipo Hobby Aqualit o equivalente, anche questo
strato va disposto uniformemente sul fondo; ora si dispone un altro
strato di graniglia policroma, più alto nella parte posteriore della vasca e meno nella parte anteriore centrale, in maniera da formare
una specie di arco sopraelevato; si dispongono ora le radici di torbiera, le roccie laviche o di arenaria, le lastre di ardesia a formare
dei terrazzamenti che si riempiono con altra graniglia policroma. Tutti gli elementi decorativi che si utilizzano in questo biotopo devono
essere assolutamente privi di parti calcaree, se non si è sicuri della composizione di un elemento naturale lo si può scoprire semplicemente
mettendolo a bagno nel comune aceto, se si ottiene una reazione (produzione di bollicine o di schiuma) l'elemento estetico non è adatto; se, invece,
rimane inerte lo si può utilizzare in tutta sicurezza, dopo averlo ben lavato, nell'allestimento dell'acquario.
Riempimento
Finita la disposizione del fondo si può finalmente riempire la vasca con l'acqua; per questo tipo di ambientazione si deve assolutamente
utilizzare acqua trattata con le resine scambiatrici di ioni, del tipo a scambio acido, in moda da diminuire drasticamente il contenuto
degli elementi Calcio e Magnesio, responsabili della durezza dell'acqua. Il trattamento con resine scambiatrici di ioni di
tipo a scambio acido è il migliore tra quelli disponibili nel campo dell'acquariofilia in quanto altamente efficente ed economico; meno adeguato
è l'utilizzo di un impianto di osmosi inversa, in quanto non trattiene selettivamente gli ioni dannosi ma abbatte proporzionalmente tutti quelli
presenti, causando, a volte, delle alterazione del PH difficili da correggere in seguito. Assolutamente da evitare sono le preparazioni con
resine scambiatrici di tipo salino, quelle per uso domestico, che aumentano notevolmente il contenuto di Sodio dell'acqua elevandone
irrimediabilmente il PH e quelle con l'acqua distillata comunemente in commercio per l'uso domestico. Inizialmente si riempie la vasca sino
a circa tre dita dal bordo, tanto da coprire tutti gli accessori tecnici, ora si possono mettere in funzione gli accessori, rifluitore, filtro
esterno, termoriscaldatore, impianto di illuminazione controllandone il perfetto funzionamento per una mezz'ora circa.
Le Piante: scelta e preparazione
Dopo aver controllato il perfetto funzionamento degli accessori tecnici per circa mezz'ora, è conveniente effettuare un controllo del PH
dell'acqua per assicurarsi che il valore sia in un range adeguato alle piante: tra il 6,5 ed il 7,5. Ora si può passare alla sistemazione
delle piante nell'acquario. Per la scelta delle varietà di piante da utilizzare per questa composizione conviene regolarsi con le apposite
Schede delle Piante scegliendo preferibilmente quelle
provenienti dal bacino del Rio delle Amazzoni, ad esempio Anubias o Echinodorus.
Se si è scelto di utilizzare piantine a radice nuda, si prendono pianta per pianta, si tolgono le foglie rovinate, si tagliano le
radici lasciandone circa tre cm. e si dispongono su di un panno bagnato divise per taglia: alte, medie e basse; se invece si è optato per le
piantine in vasetto la preparazione è un pochino più lunga: per prima cosa si toglie il vasetto di plastica, si tagliano le radici che sporgono
dall'ovatta sintetica che riempiva il vasetto, poi si toglie delicatamente un poco dell'ovatta senza strapparla a forza dalle radici, poi si
eliminano le foglie rovinate e si dispongono le piantine per taglia sempre su di un panno bagnato.